Chi siamo

Italia Nostra nasce nel 1955 dalla volontà di alcuni tra i più importanti intellettuali italiani, Umberto Zanotti Bianco, Elena Croce, Giorgio Bassani, Desideria Pasolini dall’Onda, Pietro Paolo Trompeo, Luigi Magnani e Hubert Howard, contro un nuovo sventramento del centro storico di Roma. Il suo primo presidente è stato Umberto Zanotti Bianco, seguito da Filippo Caracciolo, Giorgio Bassani, Giorgio Luciani, Mario Fazio, Alessandro Merli, Floriano Villa, Desideria Pasolini dall’Onda, Carlo Ripa di Meana,  Giovanni Losavio e attualmente Oreste Rutigliano.

Da oltre sei decenni le attività di volontariato culturale organizzate da Italia Nostra hanno contribuito a diffondere nel Paese la “cultura della conservazione” del paesaggio urbano e rurale, dei monumenti, del carattere ambientale delle città.

I “beni culturali”, l’evoluzione naturale e storica, i centri storici, la pianificazione urbanistica e territoriale, i parchi nazionali, l’ambiente, la questione energetica, il modello di sviluppo del Paese, la viabilità e i trasporti, l’agricoltura, il mare, le coste, le isole, i musei, le biblioteche, gli archivi storici: questi sono alcuni dei capitoli più importanti dell’attività capillare di Italia Nostra, spesso sostenuta da una ricerca approfondita e documentata da una vasta pubblicistica che oggi costituisce patrimonio unico e insostituibile a disposizione del Paese.

Italia Nostra, insieme alle altre associazioni culturali e di protezione ambientale, ha promosso anche un’intensa attività di suggerimento legislativo, come stimolo per la redazione di nuove norme sul patrimonio storico e ambientale italiano. Per questa via sono giunti a maturazione gli alleggerimenti fiscali per la manutenzione e le donazioni allo Stato di raccolte, opere d’arte, archivi e l’acquisizione pubblica di numerosi edifici storico-artistici.

Dal primo nucleo romano, l’Associazione è cresciuta fino ad arrivare a più di 200 sezioni sparse su tutto il territorio nazionale. Tra le imprese di Italia Nostra meritano di essere ricordate, l’istituzione del Parco dell’Appia Antica a Roma e del Parco del Delta del Po, il recupero delle Mura di Ferrara, la legge 394 sulle Aree naturali protette, l’operazione Nettuno per le coste italiane. Tra le battaglie più significative quelle per la salvaguardia di Agrigento e di Paestum, delle Ville Venete e dei Colli Euganei, della Costa Smeralda, delle Pinete di Migliarino e di Ravenna. Il movimento di opinione che si riconosce in Italia Nostra ha partecipato alle campagne di protesta contro alcune iniziative ritenute dannose per l’ambiente e il patrimonio storico; fra queste ricordiamo le lotte contro il ricorso alla produzione di energia nucleare, contro l’Expo a Venezia e contro le Olimpiadi a Roma. Nel corso del Giubileo 2000 Italia Nostra è riuscita a sventare un pericoloso progetto che avrebbe compromesso la stabilità di Castel Sant’Angelo.

Sin dagli anni Settanta Italia Nostra ha promosso la ricerca nei campi della didattica e della formazione per promuovere l’Educazione Ambientale e ha intessuto rapporti internazionali con la fondazione di “Europa Nostra” – federazione di 220 associazioni europee – e la partecipazione al BEE (Bureau Europeen de l’Environnement). Italia Nostra pubblica un mensile e opere di saggistica.

Trasformata in ONLUS, Italia Nostra vuole impegnarsi, con i soci, in attività di servizio, non solo stimolando la “memoria” e la tutela, ma promuovendo, anche attraverso i nuovi strumenti della comunicazione, la conoscenza e la fruizione dei beni culturali.

IL COMPITO DI ITALIA NOSTRA:

Italia Nostra protegge i beni culturali e ambientali.

E’ una missione che impegna Italia Nostra da 60 anni e i risultati non sono mancati: la legge quadro sui parchi, la tutela dei centri storici e poi le campagne per salvare Venezia dall’Expo 2000 e Castel Sant’Angelo dal Giubileo, solo per citarne alcune.
Il nostro compito non si esaurisce nel salvare dall’abbandono e dal degrado monumenti antichi, bellezze naturali o opere dell’ingegno; Italia Nostra persegue un nuovo modello di sviluppo, fondato sulla valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale e naturale italiano, capace di fornire risposte in termini di qualità del vivere e di occupazione.